dabar Gusto
Febbraio nell'antichità era considerato il mese della purificazione: il nome latino "Februärium" deriva infatti da "februus" che vuol dire purificante. Forse un "disinquinamento" del corpo e dello spirito sarebbe ancora più utile oggi che in passato. Un mio amico l'altra sera per mancanza di tempo (e di voglia) mi ha "cucinato" il contenuto di una busta surgelata che pretendeva di essere una vellutata di verdure: una lista interminabile di ingredienti (molti per me dal nome oscuro e ignoto) e un odore e un sapore decisamente brutti e fastidiosi. E pensare che i produttori di quella cosa strana hanno avuto il coraggio di darle un nome del tipo "questo è amore". Voglio dedicare questa ricetta di crema di carote al mio amico Franco e a tutti quelli a cui sembra di non avere mai tempo. Per preparala vi occorreranno:
- 400 g di carote
- 2 patate di medie dimensioni
- 1 cipolla bianca
- 2 spicchi di aglio
- ½ litro circa di brodo vegetale
- 1 cucchiaino di zenzero macinato fresco
- 4 semi di cardamomo aperti e pestati
- 2 cucchiai di latte
- olio d'oliva q.b.
- sale q.b.
Pulite e tagliate a pezzi grossolani le carote, le patate, la cipolla e gli spicchi d'aglio: quindi versateli in una casseruola e coprite con il brodo. Aggiungete l'olio, il sale e i semi di cardamomo e fate bollire per circa 20-25 minuti, fino a quando le verdure non saranno diventate morbide. Spegnete il fuoco e frullate il tutto fino a ottenere una crema densa e omogenea. Assaggiate e se necessario aggiustate di sale. Unite poi il latte e fate cuocere a fuoco lento per qualche altro minuto. Versate la crema nelle ciotole e spolverizzate con lo zenzero. Potete accompagnare questa deliziosa vellutata con pezzetti di pane vecchio fatti dorare con un po' d'olio nel forno.
Lo sapevate che...
La carota ("Daucus carota") è una pianta erbacea della famiglia delle Ombrellifere diffusa allo stato selvatico nei prati e negli incolti di tutta Italia, dove può divenire infestante. Negli orti vengono coltivate numerose varietà di carote, la cui radice varia per forma, dimensione e colore (dal classico arancio al rosso al bianco). La carota è molto utilizzata in fitoterapia date le sue numerose proprietà benefiche: vitaminizzanti, depurative, diuretiche, antinfiammatorie, vermifughe, aperitive. Gli antichi greci e romani la coltivavano più per uso medicinale che alimentare: Plinio il Vecchio (I secolo d.C.), oltre a riconoscere la funzione diuretica e quella di regolazione dell'attività gastrica, riteneva che la carota contenesse una sostanza che, stimolando Venere, funzionava come filtro d'amore.
Di: Lidia Vignola
Fonte: Lidia Vignola
Pubblicato il: 02/02/2011 da Lidia Vignola