teatro Spettacolo
Appuntamento data: 26/03/2019, Arezzo
L’innovativa figura della scena internazionale tra i protagonisti del prossimo evento della rassegna Teatri di Confine a cura di Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Officine della Cultura
Martedì 26 marzo, con inizio alle ore 21:00, appuntamento al Teatro Petrarca con Lino Musella protagonista di “The Night Writer – Giornale notturno” di Jan Fabre. L’evento chiude la rassegna “Teatri di Confine” - a cura di Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Officine della Cultura - per lanciare l’invito a “Z Generation meets Theatre”, i tre spettacoli che nel mese di aprile, presso il Teatro Pietro Aretino, proseguiranno l’incontro della città con i linguaggi della scena contemporanea. “The Night Writer” vede Jan Fabre anche come scenografo e regista. Musica di Stef Kamil Carlens. Drammaturgia di Miet Martens, Sigrid Bousset. Traduzione di Franco Paris. Direzione tecnica di Geert Van der Auwera. Direzione di produzione di Gaia Margherita Silvestrini. Produzione: Troubleyn/Jan Fabre e Aldo Grompone e FOG Triennale Milano Performing Arts / LuganoInscena-LAC / Teatro Metastasio di Prato / TPE – Teatro Piemonte Europa / Marche Teatro / Teatro Stabile del Veneto. Produzione esecutiva e distribuzione Aldo Miguel Grompone.
“The Night Writer” è un’autobiografia del pensiero dell’artista Jan Fabre, interpretato da Lino Musella, attore versatile noto al grande pubblico di Gomorra nei panni di Rosario O' Nano. Un flusso di riflessioni, pensieri sull’arte e sul teatro, sul senso della vita, sulla famiglia, sull’amore e sul sesso, dai vent’anni del giovane ambizioso, autoironico, sempre fortemente determinato Jan Fabre, sino alla maturità dell’artista noto oggi in tutto il mondo. Il testo comprende diverse pagine dei diari personali di Fabre, raccolti nei due volumi del ‘Giornale Notturno’, pubblicati in Italia da Cronopio; e brani tratti da: ‘La reincarnazione di Dio’, ‘L’Angelo della Morte’, ‘Io sono un errore’, ‘L’imperatore della perdita’, ‘Il Re del plagio’, ‘Corpo, servo delle mie brame, dimmi…’, ‘Io sono sangue’, ‘La storia delle lacrime’, ‘Drugs kept me alive’.
Così lo racconta Franco Paris: “La lettura del diario ci introduce alle molteplici, contraddittore e intriganti sfaccettature di Jan Fabre, che si rivela di volta in volta visionario, disarmante e scaltro, pungente e commovente, provocatorio ed esitante, sovversivo e orgoglioso della propria tradizione figurativa fiamminga. (…) Emerge poi un’evidente e significativa discrepanza tra la vita del giorno, ricca comunque di impressioni, sensazioni, lavoro, performance, mostre, progetti e quella – se possibile ancora più intensa – della notte, intima, lacerante, sconvolgente, colma di furia creativa, ora meditativa, ora “sanguigna”. L’affermazione di una curiosità senza limiti e di un’inesauribile energia ruotano già in queste pagine intorno al ruolo del corpo, un corpo che è nel contempo spirituale e materiale, culturale e viscerale, sede del pensiero ma anche di sangue, urina, sperma, nucleo dell’eterno flusso di nascita-morterinascita. (…) Un ritratto al rosso profondo e coinvolgente.”
Jan Fabre (Anversa 1958) è artista visivo, regista e autore teatrale. Da quarant’anni è tra le figure più innovative della scena internazionale. Ha esposto nei più importanti musei e istituzioni d’arte internazionali, dal Louvre a Parigi, all’Hermitage di San Pietroburgo, alla Biennale di Venezia. Tra i suoi lavori teatrali più recenti: “Mount Olympus. To glorify the cult of tragedy” del 2015 rappresentato in tutto il mondo; e l’ultimo “Belgian rules/Belgium rules”, che ha debuttato a Vienna a luglio 2017 dopo l’anteprima a Napoli. Il suo universo di uomo e di artista è svelato anche nei suoi scritti, e nei diari, racc
Fonte: https://www.officinedellacultura.org/
Pubblicato il: 23/03/2019 da Enrico Maria Chellini