Daopere Mostre
data: 19/10/2023, Montevarchi (AR)
Dopo il successo delle prime due edizioni, il 30 Settembre il Museo Paleontologico ospiterà la mostra delle opere della terza edizione del Premio Italiano di Paleoarte, realizzate da artisti italiani ed esteri.
Anche quest’anno molte sono state le candidature al Premio, che confermano l’importanza a livello nazionale, e non solo, della manifestazione. Rispetto ai due anni precedenti, infatti, il Premio è arrivato per la prima volta anche in paesi come Canada, Germania, Ungheria. Si conferma ancora una volta, poi, la partecipazione di artisti da molti paesi dell’America del Sud, come Brasile, Cile, Argentina, Messico.
Il 30 settembre, oltre all’inaugurazione della mostra nel Chiostro di Cennano, visitabile fino al 19 ottobre, si svolgeranno varie attività a tema paleoartistico.
La mattina, nella Sala Grande, si terrà un workshop con gli studenti di terza del Liceo Artistico di Montevarchi tenuto da Davide Bonadonna, paleoartista italiano di fama internazionale. Il pomeriggio, dopo un breve talk sulla paleoarte a cura di esperti del settore, verranno premiati ufficialmente i vincitori dell’edizione 2023 del concorso.
Una giornata, insomma, all’insegna di una disciplina sofisticata, che unisce il rigore scientifico alle capacità tecniche ed artistiche e che tenta di riportare ai nostri occhi i mondi e gli ecosistemi scomparsi e che le tracce fossili in parte ci riconsegnano. Gli artisti più affermati, infatti, collaborano con prestigiose riviste scientifiche e divulgative e negli allestimenti di mostre e di musei anche internazionali. Dal 2021 il Museo accoglie il Premio ideato dal paleoartista Sante Mazzei e lo organizza con la collaborazione della Associazione Paleontologica Paleoartistica Italiana di Parma e il patrocinio della Società Geologica Italiana.
L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Firenze, insieme a Massimo Manganelli Group, la Sezione Soci Montevarchi Unicoop Firenze e grazie al supporto di Strada del Vino Terre di Arezzo.
Fonte: Accademia del Poggio
Pubblicato il: 29/09/2023 da Enrico Maria Chellini