musica Incontri
Appuntamento data: 18/10/2008, Roma
Prosegue il programma autunnale della biennale ARTESCIENZA Saturazioni al
Teatro Palladium, 18 Ottobre ore 18.30 – 20
COLLOQUIO CON… SALVATORE SCIARRINO
A cura di ENZO RESTAGNO musicologo
In collaborazione con Federazione CEMAT
Si vanta di essere nato libero e non in una scuola di musica. Ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta; primo concerto pubblico, 1962. Ma Sciarrino considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che si rivela il suo stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé…
Teatro Palladium, 18 Ottobre
Primo spettacolo ore 20.30
Secondo spettacolo ore 22
In coproduzione con Romaeuropa Festival
In collaborazione con i Conservatori di L’Aquila, Roma, Frosinone, Latina, Foggia, Bologna, Mantova, Milano e l’Accademia Italiana del Flauto - Corsi Musicali.
STUDI PER L’INTONAZIONE DEL MARE
di SALVATORE SCIARRINO
con voce, 4 flauti solisti, 4 sax solisti, percussione, orchestra di cento flauti, orchestra di cento sax
direttore MARCO ANGIUS
solisti:
DANIEL GLOGER controtenore
JONATHAN FARALLI percussioni
MARIO CAROLI (primo flauto), KEIKO MURAKAMI, MATTEO CESARI, CHRISSY DIMITRIOU flauti
Lost Cloud Quartet MARCO BONTEMPO, LEONARDO SBAFFI, GIANLUCA PUGNALONI, MARCO PIAZZI sax
Orchestra di flauti
Orchestra di sassofoni
Coordinatrice masse ROBERTA GOTTARDI
Una città scintillante brucia i nostri occhi
quando passiamo il ponte con te faccia oscura.
Insieme abbiamo corso
sotto un milione di strade
le violente strade della notte.
Vieni da me fratello nelle veglie della notte
vieni come sempre sei venuto
traverso piazze e strade diceva:
chi mi dà una pietra avrà una ricompensa
chi mi dà due pietre avrà due ricompense
chi mi dà tre pietre avrà altrettante ricompense
i giorni si curvano come un’ombra
per udire il sospiro degli incatenati
sciogliere i figli degli uccisi
chi mi dà una pietra avrà una ricompensa
chi mi dà due pietre avrà due ricompense
chi mi dà tre pietre avrà altrettante ricompense.
Non ricorreva al linguaggio della sapienza
(da Thomas Wolfe, Leggenda dei tre compagni, Pistis Sophia)
Questo progetto sorprendente fu in origine sollecitato dal Sacro Convento di Assisi, nel confluire di due circostanze allora imminenti: l’inaugurazione della Basilica Superiore dopo i crolli del terremoto del 1997, il Giubileo del 2000.
Il progetto, oggi riscattato da ogni occasione celebrativa, può mostrare con maggior forza le tematiche del suo canto: il viaggio come metafora esistenziale individuale e collettiva, il tema della solidarietà (che troppo sta divenendo estraneo alla nostra società).
Con tali momenti si integrano, a mo’ di ritornello, le parole di San Francesco, alla ricerca di pietre per restaurare la sua chiesa.
La composizione è basata sull’infinito rispondersi tra piccolo e grande.
V’è certo un lato spettacolare, offerto dal numero degli esecutori. Ma esso diviene secondario dinanzi al fiorire della musica o all’incanto dei giganteschi fenomeni acustici naturali quali si ottengono dal moltiplicarsi di minuscoli suoni. Pensare al fiume, al canto degli uccelli, ai grilli, al vocìo di un mercato, al traffico, alla pioggia, al fiume.
Alle orecchie di chi apre la propria coscienza, il deserto si popola: sono le voci del silenzio intelligente.
Tutto è intonato, anche ciò che appare troppo vasto e indistinto. Come si intona il mare?
Partiremo da un’onda.
Durante una calma giornata, tra azzurro e sole, sediamoci dinanzi a una pozzanghera. Sì, un’umile pozzanghera dove l’invisibile moto dell’aria, il vento, sta iniziando il suo lavoro.
Comincia un’impercettibile deformazione del riflesso. Una lieve vibrazione si propaga all’immagine, ed ecco nascere minuscole onde: si moltiplicano, tornano indietro, scompaiono. Per subito rinascere.
Venti selvaggi. Onde smisurate. Mostruose caverne di spuma.
La loro furia si racconta a distanza. Terribile cosa starvi dentro o avere dentro di sé il mare.
Una tempesta si compone di infiniti tratti di vento. V’è un punto ideale da cui ascoltare?
Il vento comunica il messaggio del sole al mare, il mare a sua volta lo trasmette attraverso le onde. Esse sono una forma di comunicazione tra la superficie e il mondo dell’abisso.
Ogni cosa è onda: i ricordi, il tempo, l’energia, il battito del nostro sangue. Quanto al mare, il fenomeno rotatorio e insistente delle onde, si intona dunque alla musica delle sfere?
Impulsi, lame di suono, oggetti che s’infrangono. Parole affogate, squarci spigolosi, skyline urbano. Inferno notturno, contrapposto a un momento più lirico, anch’esso notturno, memore ancora degli antichi salmi. Spazio risonante, onde senza movimento, pochi eventi “accadono”. L’orizzonte sospeso dei flauti trascolora lentamente in un battito appena percepibile, quando comincia a piovere. Piovere? Si, ascoltate, le gronde non riescono più a tenere l’acqua: l’incantesimo è compiuto.
Durante la prima esecuzione, nell’afa pesante dell’estate, il pubblico alzava gli occhi verso le finestre, verso l’inaspettata frescura immaginaria. Come è possibile una tale memorabile suggestione?
La mia musica fa ascoltare la realtà in un modo nuovo. L’universo dei suoni è concepito come fosse vivente e non come un’insieme precostituito di dati. L’ecologia dell’ascolto porta dunque i suoi frutti, ecco un esempio lampante di musica ambientalista.
Ma a che serve questa pioggia? Serve a presentare un’inedita immagine di San Francesco: sue le parole del canto, ci pare di sentirlo sguazzare in mezzo alle pozzanghere, folle e felice.
Salvatore Sciarrino
Si ringraziano i Maestri
Rocco Abate, Franz Albanese, Antonio Amenduni, Leonardo Angeloni, Fabio Bacelle, Francesco Baldi, Giuseppe Berardini, Daniele Berdini, Massimo Bettazzi, Maurizio Bignardelli, Marco Bontempo, Felice Campaniello, Daniele Caporaso, Cristiano Carrano, Maurizio Carrettin; Marzio Colasanti, Diego Collino, Eugenio Colombo, Daniele Comoglio, Marianne Eckstein, Renata Ferri, Enzo Filippetti, Giuseppe Gallano, Gabriele Gallotta, Deborah Kruzansky; Francesco Leonardi, Bruno Paolo Lombardi, Catia Longo, Mario Marzi, Laurent Masi, Giampio Mastrangelo, Giuseppe Mossuto, Susanna Persichilli, Gianluca Petrucci, Gianluca Pugnaloni, Pietro Romano, Paolo Rossi, Francesco Russi; Alfredo Santoloci, Leonardo Sbaffi, Gaetano Schiavone, Edda Silvestri; Gabriele Simplicino, Michele Spadoni, Giovanni Tardino; Luigi Tufano; Simona Valsecchi, Silvia Vergatini.
Fonte: http://www.crm-music.it/
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Pubblicato il: 08/10/2008 da Enrico Maria Chellini