datafilm Drammatico
Italia
NUOVOMONDO viene presentato al Festival di Venezia 2006, ottenendo un grande successo e il Leone d’argento. L’anno dopo viene scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar.
IL CAST DEL FILM:
VINCENZO AMATO: nel film è Salvatore Mancuso, il giovane vedovo che con i due figli, la vecchia madre e due ragazze da maritare vende tutto e parte per l’America. E’ l’attore “feticcio” di Crialese, i due si sono conosciuti a New York quando il regista studiava all’Università. Amato, anche lui siciliano, era venuto a N Y per cercare di diventare un artista, uno scultore famoso. Crialese lo sceglie subito per i primi video e poi lo lancia da protagonista in tutti i suoi tre film.
CHARLOTTE GAINSBOURG: attrice e cantante, figlia d’arte, nel film è Lucy, la straniera che cerca marito e di cui Salvatore si invaghisce. Lei rappresenta la donna moderna, evoluta, in contrasto con le arretrate e tradizionali donne siciliane.
AURORA QUATTROCCHI: attrice siciliana molto nota che interpreta la anziana madre di Salvatore.
FRANCESCO CASISA – FILIPPO PUCCILLO, debuttanti, interpretano i figli di Salvatore.
FEDERICA DE COLA è la giovane in cerca di marito.
ISABELLA RAGONESE , è Rosa Napolitano: la giovane attrice palermitana, che si è affermata in seguito con Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, diventando una attrice di primo livello, è al debutto cinematografico. Poche inquadrature ma sufficienti per capire la sua bravura. La scena della scelta del marito a Ellis Island è da ricordare.
IL FILM E’ DIVISO IN TRE PARTI:
1° PARTE LA SICILIA DEL 1904.
La Sicilia del 1904 vista nella crudezza dei villaggi , la devozione religiosa alla croce delle Madonie, la vita misera e senza prospettive della campagna fra raccolto e pascolo. Il richiamo dell’America con racconti e foto truccate dove si vede un mondo del bengodi, della ricchezza, dove tutto è più grande, a cominciare dai frutti, dalle verdure, dagli animali da cortile, dove ci sono alberi che fanno i soldi e dove scorrono fiumi di latte. Il protagonista, Salvatore, vende tutto per lasciare il vecchio mondo e andare alla scoperta della “terra nuova”, del nuovomondo, dove c’è tanta terra e travaglio (lavoro). I nostri protagonisti, come milioni di emigranti italiani della fine dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, cercano un posto per lavorare, per formare una famiglia, per costituire una comunità e mantenere la propria cultura e le proprie tradizioni. Hanno stracci addosso ma tanta dignità e speranza quando arrivano al porto ad imbarcarsi per l’America.
2° PARTE IL VIAGGIO IN NAVE
C’è poco di suggestivo nel viaggio, stivati come bestie ed esposti a tutte le tempeste. Il viaggio allora in nave durava alcune settimane. Eppure le difficoltà non attenuano la solidarietà fra persone accomunate dallo stesso destino. Era l’occasione, data la convivenza forzata, per fare amicizie, combinare matrimoni.
3° PARTE ELLIS ISLAND (l’Isola delle lacrime) al largo di NY davanti alla statua della libertà, dove tutti gli emigranti facevano la quarantena e venivano sottoposti ad accurate visite e indagini personali prima di venire ammessi in America, prima di superare la GOLDEN DOOR (sottotitolo del film), la porta d’oro magica che ti faceva entrare nel nuovo mondo. Qui Crialese ha ricostruito le settimane che gli emigranti italiani e di tutto il mondo passavano in quel luogo, oggi museo nazionale.
TEMI DEL FILM :
IL VIAGGIO ALLA RICERCA DI UN MONDO NUOVO:
tema questo ripetitivo nel cinema, che Crialese supera brillantemente con la verità della sua storia. Lui si è letto le parole di carta , le centinaia di lettere che gli emigranti italiani, analfabeti, dettavano per i loro parenti in Italia, descrivendo la partenza (la scena nel film è toccante) e il dolore di lasciare tutto e il sapere di non vedere più la terra dove uno è nato, e poi il viaggio in nave con tutti i problemi e l’arrivo a Ellis Island ed il periodo di quarantena Ha visionato, dedicandoci anche un documentario, le foto identificative scattate agli emigranti al loro arrivo dalle navi. Foto raffiguranti un’umanità composita e dignitosa che ha ispirato molto il lavoro del regista anche nella minuziosa ricostruzione degli ambienti,dell’abbigliamento e delle espressioni, per poter dare allo spettatore l’idea di quella memoria collettiva che è racchiusa in quella isola .( Il film si ferma qui, NY è sullo sfondo ma non lo vediamo).
IL DISTACCO DALLA PROPRIA TERRA, DAGLI AFFETTI, DAL VECCHIO MONDO PER IL NUOVO MONDO
Il distacco della nave dalla banchina del porto siciliano (in realtà la scena è girata a Buenos Aires e le comparse appartengono a famiglie italo-argentine), è una delle scene più intense e toccanti del film. La folla unica pian piano si divide fra chi parte e chi resta. Il regista ha voluto marcare così il distacco dagli affetti, dalla propria terra, dalla propria cultura; in loro, però, nonostante il dolore dell’abbandono, c’era la speranza di un futuro migliore.
LA DIGNITA’ e la voglia di lavoro, l’unica dote in possesso: Crialese mostra questa gente misera, ignorante, ma che ha un’estrema dignità, rappresentata nel film dall’anziana madre, una donna che cura le persone con mezzi naturali e con metodi segreti e per questo è considerata pazza dalle autorità. Salvatore rappresenta l’emigrante che cerca terra e lavoro in questo mondo nuovo tanto grande, dove c’è posto per tutti.
LA FAMIGLIA COME BASE DEL VIVERE. LA CULTURA E IL DIALETTO.
Salvatore al momento di partire non ha dubbi, tutti devono essere con lui, oltre i giovani figli anche l’anziana madre. Quando questa dice di no lui minaccia di non partire.La famiglia deve stare unita perchè insieme, dice, ci salviamo più facilmente dalle insidie della vita. Anche la propria cultura di vita è importante, la gente un secolo fa non conosceva la lingua unitaria, conosceva il dialetto e con quello parlano i personaggi del film, un tocco di realismo ben riuscito del regista.
LA RELIGIONE COME LUME DI VITA
La vita misera non impedisce di avere una religiosità forte, per partire i nostri, al cospetto della Croce sulle Madonie, vogliono un segno del cielo altrimenti rimarranno in Sicilia. Il segno del cielo ( qui Crialese apre un siparietto molto divertente) è però rappresentato da delle foto “taroccate” del nuovo mondo.
LA DONNA(che deve accettare il marito senza neppure conoscerlo.)
Per entrare negli Stati Uniti una giovane donna deve essere sposata, altrimenti viene rimpatriata, come è già successo a Lucy che, per questo, accetta subito la corte di Salvatore. La scelta del marito a Ellis Island, è ben rappresentata dalla scena cult con Isabella Ragonese( Rosa), che dà l’idea di quello che toccava in sorte alle giovani ragazze che venivano dalla Sicilia e da altre parti del mondo, scelte dagli uomini senza avere la possibilità di conoscerli prima.
LA SELEZIONE DELLE PERSONE IN BASE AD UNA “VISIONE MODERNA”.
Crialese, dopo aver studiato per anni la storia di Ellis Island, ricostruisce una drammatica realtà . Gli immigrati venivano visitati, esaminati, sottoposti a test di intelligenza, e molti di loro scartati e rimpatriati se avevano handicap, se avevano problemi di mente, se non erano sufficientemente intelligenti, perché – secondo le autorità di allora- la poca intelligenza era contagiosa e gli americani non volevano che immigrati ignoranti e poco intelligenti si mischiassero con i loro cittadini . Lucy nel film dice “che visione moderna” e Crialese riesce a far sorridere di una cosa che fa accapponare la pelle. Non a caso il regista, alla prima del film a NY, aveva paura di questo attacco alla istituzione Usa di un secolo fa , che aveva introdotto criteri di selezione delle persone, che poi erano stati in modo drammatico ripresi dai nazisti nella seconda guerra mondiale.Il pubblico di NY ha però applaudito il film e la critica è stata generosa con Crialese che ha avuto anche l’appoggio importante di un personaggio come Scorsese.
NON ESISTONO EMIGRANTI BUONI E ALTRI CATTIVI. MESSAGGIO PER IL 150°.
Lo sostiene il regista con questo film e lo ha detto varie volte. E’ chiaro che vedendo la storia di questi nostri antenati emigrati dalla Sicilia all’America di un secolo fa si può pensare a questo fenomeno come un fenomeno buono di emigrazione e vedere quello che accade oggi in questi giorni, in queste ore dal Nord Africa, come un fenomeno negativo. In realtà dice il regista siamo tutti emigranti, l’Italia è stato un paese che in un secolo ha visto partire oltre 20 milioni di persone per l’America e per altri paesi; quello che gli altri paesi hanno offerto a noi, dice il regista, lo dobbiamo offrire ora a questa gente che viene in Italia, attratta dai luccichii che vedono alla televisione, come le foto sfocate di un secolo fa, dove si vedevano in America gli alberi con i soldi e le galline gigantesche che attiravano i contadini siciliani nel “nuovomondo”.
Di: Emanuele Crialese
Fonte: Massimo Palazzeschi
Protagonisti: AURORA QUATTROCCHI - FRANCESCO CASISA – FILIPPO PUCCILLO - FEDERICA DE COLA - ISABELLA RAGONESE
Link: http://www.bitbar.it/leggi.php?categoria=protagonisti&rif=42
Pubblicato il: 08/04/2011 da Massimo Palazzeschi