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MARIO BERTONCINI

MARIO BERTONCINI

protagonisti Compositori


Compositore, pianista, musicista costruttore, ha compiuto studi classici e musicali a Roma. Nel 1960 visita i Ferienkürse di Darmstadt (seminari di Bruno Maderna) e nel 1962, con una borsa del Ministero degli Affari Esteri, si reca in Olanda dove, presso il C.E.M., segue i corsi di musica elettronica tenuti da Gottfried Michael Koenig. Svolge attività pianistica concertistica dal 1956 ed alterna la presentazione di musiche del repertorio classico a quella delle proprie installazioni sonore.
Ottenuto il premio “N. d’Atri” per Sei Pezzi per orchestra e il premio della Fondation européenne de la Culture per Quodlibet, dal 1962 inizia a “preparare” sperimentalmente strumenti acustici secondo tecniche inedite, con o senza l’impiego dell’elettronica dal vivo; dal 1965 al 1972 partecipa all’attività del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza e per tre anni (dal ‘69 al ‘72) è chiamato a dirigere l’omonima associazione.
Dal 1973 al 1975 si reca a Berlino in qualità di “artist in residence” del D.A.A.D. In questo periodo comincia a progettare e a costruire oggetti sonori basati sul principio dei suoni eolici; tra essi ricordiamo Vele, arpe eolie di grandi dimensioni, Chanson pour instruments à vent, assemblage per arpe e gong eolici per un esecutore, Venti, per 20 generatori eolici di suono e quaranta esecutori. Nel 1997 ottiene una Borsa di lavoro per lo Studio elettroacustico della Fondazione Heinrich Strobel di Baden Baden.
Ha insegnato presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, la McGill University di Montréal, Canada, e la Universität der Künste di Berlino. Ha realizzato inoltre un corso sperimentale
di composizione fondando il gruppo Mud, noto in seguito col nome Sonde; ha tenuto parallelamente seminari e cicli di conferenze/concerto in vari paesi (USA, Canada, Europa, Corea, Israele).
Verso la seconda metà degli anni sessanta si avvicina al teatro musicale con una serie di lavori in cui propone una relazione funzionale tra tutti gli elementi che concorrono allo svolgimento dell’azione scenica e cui dà il nome di “Teatro della Realtà”.

Brevetta poi, nel 1986, il cosiddetto “Choreophon” e nello stesso anno fonda il gruppo Vie insieme con la danzatrice Martina Schaak ed il regista Roberto Capanna. Nel 1992/93 costruisce e brevetta col nome di “Stabdämpfer” un dispositivo atto a modificare la sonorità degli strumenti ad arco.

A partire dal 1976 dedica parte del proprio tempo alla redazione di saggi in forma dialogica ispirata dal dialogo platonico classico; essi trattano quasi esclusivamente di argomenti musicali. Dal 1978 ha inizio anche l’attività poetica: circa quattrocentocinquanta sonetti in dialetto romanesco, di cui nel ‘90 pubblica una scelta presso la Äolus Verlag di Berlino.


Fonte: Centro Ricerche Musicali

Pubblicato il: 02/12/2008 da Enrico Maria Chellini

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