cinema
Appuntamento data: 08/03/1997,
Bergamo Film Meeting 1997: non solo festival .
Certo , una settimana (dal8 al 16 Marzo) densa di proiezioni, ricca di spunti , foriera di possibilità di incontri e discussioni e di possibilità di godere di un cinema che difficilmente
avremmo potuto vedere nelle sale delle nostre città .
Per ognuna delle sue tre sezioni (mostraconcorso, retrospettiva "Shakespeare e il cinema" e personale su Jan Svankmajer) il Bergamo Film Meeting ha riservato sorprese
e gioie inaspettate per gli occhi di cinofili incalliti e di "normali" spettatori.
I nove film del concorso, sottoposti al giudizio del pubblico in sala (che finalmente è chiamato ad esprimere un'opinione personale e dunque si spera a sentirsi parte attiva
durante la proiezione), anno proposto una composita panoramica della produzione mondiale recente di giovani autori e di registi sconosciuti , tutte opere di buon livello a torto
ignorante della distribuzione commerciale .
La retrospettiva la cui seconda parte è in programma per l'edizione 1998 del Bergamo
Film Meeting ha ripercorso la produzione cinematografica di opere che hanno come comune denominatore uno sceneggiatore d'eccezione quale William Shakespeare .
Non si può non notare come dai vari suoi albori il cinema abbia manifestato un indubbio
interesse per le opere del drammaturgo inglese: una scansione ritmica , spaziale e temporale , che già tendeva la mano ad una sorta di montaggio tipicamente cinematografico.
Abbiamo, così , delle vere e proprie trasposizioni in pellicola di opere shakespeariane
quali un Amleto (1920) con Asta Nilsen o un Otello (1922) con Emil Jannings; la trilogia
di Laurence Olivier ( Enrico V, 1944 , Amleto, 1948, Riccardo III , 1955).
Trasferiti, poi , di trame, temi e personaggi shakespeariani , in epoche e contesti diversi:
segnaliamo di Kurosawa "Il trono di sangue" (1957) e "Ran" (1985), un "Macbeth"
e un "Re Lear" ambientati nel '600 giapponese.
Infine i film che solo indirettamente traggono spunto dai testi del drammaturgo inglese :
citiamo quasi con devozione Lubitsch di To be or not to be(1942) e con nuova ammirazione il film di Bruce Robinson Withnail And i (1987).
Ad un regista ceco , quasi sconosciuto in Italia , è stata riservata la personale di quest'
anno a Bergamo :
Jan Svankmaier (Praga 1934), considerato in patria e all' estero
soprattutto in Francia ed in Germania il continuatore ed il maestro attuale del surrealismo ceco.
Il Festival ha proposto le opere dell' autore a partire dal suo primo cortometraggio del
1953 (L'ultimo trucco del signor Schwarzwald e del signor Edgar) fino al lungometraggio
I cospiratori del piacere (1996), compendio ironico dei motivi conduttori di trenta' anni di
produzione.
Una cifra stilistica , quella di Svankmaier , di altissima qualità , un surrealismo inquietante , che esplora la natura animale e umana , ne analizza le paure infantili , i sogni e gli incubi , attraverso l'alchimia tra soggetti di derivazione letteraria ( pensiamo allo splendido
Alice del 1987) e l' uso dei materiali oggetti spostati e trovati e dell 'animazione che sfocia nel grottesco , nell' ironia , nell' inquietudine.
Jan Svankmaier si auto definisce "surrealista degli anni novanta", non ingabbiato in un unica arte ma dedito all' arte in senso lato: musica, scultura, letteratura, pittura, sogno, fantasia e concretezza della materia modellata.
Non solo festival , si diceva. Il Bergamo Film Meeting , al di là della settimana della mostra , è un vivace coacervo di attività e di progetti : la Lab80, una cooperativa di distribuzione che si occupa specificatamente del circuito culturale ; la Rivista Cineforum ; la
FIC Federazione Italiana Cineforum , che unisce più di cento circoli in tutta Italia .
Ultima nata poi la Fondazione ALASCA ( Archivio Lombardo dell' Audivisivo
e Sevizi Culturali Annessi), creata allo scopo di aprire spazi vitali di lavoro e di studio
sul cinema per appassionati , studenti e ricercatori .
Un quadro ricco e fertile , all'interno del quale il Bergamo Film Meeting dà appuntamento
a marzo 1998 per la sedicesima edizione .
Link: http://www.alasca.it/bfm
Pubblicato il: 08/03/1997 da Anna Savelli